La Commissione riconosce la Sardegna indenne dalla peste suina africana
Data:
26 Settembre 2024
La Commissione europea ha ufficialmente riconosciuto la Sardegna e la Svezia indenni dalla peste suina africana mediante una revisione del regime di regionalizzazione dell’UE adottata ieri. La peste suina africana è una malattia virale mortale che colpisce i suini domestici e selvatici.
Per la Sardegna ciò segna la fine di un focolaio di peste suina africana di genotipo I sviluppatosi per la prima volta nel 1978. L’eliminazione della malattia è stata conseguita mediante un rigoroso programma di eradicazione e controllo, sostenuto dall’UE e guidato da un gruppo di esperti nazionali e regionali. Le azioni comprendevano in particolare una sorveglianza rafforzata dei cinghiali e dei suini domestici associata a misure di biosicurezza, nonché la formazione di operatori quali allevatori e cacciatori.
In Svezia lo status di paese indenne da peste suina africana è stato concesso un anno dopo che la malattia è stata rilevata per la prima volta in un cinghiale morto nella contea del Västmanland. Questo risultato è dovuto alla rapida attuazione da parte delle autorità svedesi di misure per controllare ed eradicare la malattia, adattate sulla base delle raccomandazioni del gruppo veterinario di emergenza dell’UE (EUVET). Dalla breve epidemia di agosto-settembre dello scorso anno, in Svezia non sono stati segnalati nuovi casi.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Sono lieta di annunciare che, grazie a un’azione risoluta e alla perseveranza, in stretto coordinamento con gli Stati membri, oggi riconosciamo la Sardegna e la Svezia indenni dalla peste suina africana. L’eradicazione della peste suina africana in Sardegna e in Svezia è un successo italiano, svedese ed europeo, per le autorità nazionali e per coloro che operano nel settore in tutta Europa. Ma la lotta contro la malattia rimane una sfida pressante e urgente in molte regioni dell’UE. L’eradicazione e il controllo della malattia mediante l’applicazione di misure scientifiche rimangono una priorità per tutti gli Stati membri colpiti, che la Commissione si è impegnata a sostenere.”
La Commissione continua a sostenere gli altri Stati membri affinché restino vigili e applichino la legislazione europea pertinente per combattere la malattia.
Ultimo aggiornamento
26 Settembre 2024, 06:00